Nec Plvs Vltra by J. R. Lawrence

autore:J. R. Lawrence [Lawrence, J. R.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9781530117352
Amazon: 1530117356
editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
pubblicato: 2016-02-18T00:00:00+00:00

Quando attraccarono il peschereccio al molo, Daffyd si accorse di una maestosa nave a lui familiare: L’Enchantress.

«Andiamo via di qui», mormorò con aria sospetta. «Questo luogo è ignobile per chi non né capisce i vizi», spiegò trascinando con sé la ragazza.

Le strade nelle quali si incamminarono erano piene zeppe di gente di ogni tipo. Filibustieri ubriachi, bucanieri radunati attorno a braci piene di carne affumicata, donne governatrici di ambienti malfamati e soldati corrotti.

«Andiamo», incoraggiò ancora Daffyd, «conosco una persona fidata, poco più avanti», indicò il locale,«ci darà delle stanze dove dormire e del cibo in cambio di …» prima che potesse finire la frase si fermò, insospettito, catturato dall’immagine di un uomo che aveva incontrato ai mercati di schiavi. Aveva dei lunghi capelli castani, raccolti all’indietro con l’aiuto di una bandana nera e una ciocca di capelli rossi raccolti in una treccia che gli ricadeva sull’occhio sinistro. Quell’uomo era al suo fianco, sul patibolo del mercato, assieme alla bambina che Herb aveva salvato.

Quell’uomo era Blake Jake che usciva dal: Play by O’ Connelly bar.

Jake sembrava soddisfatto e si allontanava con aria appagata.

Daffyd pensò che forse quell’uomo sapeva che fine avesse fatto la bambina oppure il ragazzo dall’occhio con l’iride verticale:“David Dichinghooke”, echeggiò nella mente dell’uomo che si voltò di scatto verso Catherine.

«Qualcosa non va?» chiese la ragazza, seguendo lo sguardo di Daffyd.

«Come?», chiese l’uomo soprappensiero, «Una vecchia conoscenza», biascicò poi riprendendo la marcia. «Dov’ero rimasto?» chiese facendo finta di nulla, «il locale, mi pare. Catherine, baratteremo la vostra collana per quelle stanze, non sono denari ma varrà molto.»

Catherine si limitò ad annuire, non aveva ancora dato via la collana di quelle misteriose vecchie e, ora, sembrava essere arrivato il momento adatto.

Senza rendersene conto, erano già arrivati al locale e Daffyd era rimasto in un misterioso silenzio per tutto il tempo. Quando si ritrovò sull’uscio del locale, Daffyd non riuscì a mentire a sé stesso e a quella fanciulla dagl’occhi innamorati. «David Dichinghooke», sospirò.

«Cosa?» si meravigliò Catherine.

«L’uomo con quel buffo cappello, credo lui sappia qualcosa al riguardo», rivelò infine, «non c’è tempo per le spiegazioni, fate in fretta o rischierete di non trovarlo più», suggerì liberandosi da un grosso peso.

«Andate avanti voi, Daffyd», disse la ragazza con un tono di voce che esplodeva di speranza, «vi raggiungerò subito», continuò stringendo saldo il sacco con le spade di Chad. Lasciò cadere la collana nelle mani di Daffyd, senza dare più importanza alla suo armonioso scintillio.

Daffyd non ebbe nemmeno il tempo di risponderle che Catherine stava già correndo via, nel senso opposto.

La ragazza, come un segugio, recuperò Jake e cominciò a seguire i suoi passi, mantenendo nascoste le sue intenzioni.

L’uomo d’altro canto le rendeva tutto più difficile, infatti era troppo impegnato a sorseggiare rum e a prendere in giro le donne che incontrava, con spavalderia.

La marcia continuò ancora per un po’, fino a quando l’uomo si imbucò in una stradina piccola e buia.

Catherine, tremolante, decise comunque di seguirlo, nascondendosi di tanto in tanto dietro qualche baule, fino a quando Jake si fermò all’improvviso.

«Quale onore rincontrarvi», iniziò bisbigliando con un altro uomo, nascosto dall’ombra.

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